Piero Guccione biografia
- PIERO GUCCIONE PITTORE
Piero Guccione, nato il 5 maggio 1935 a Scicli, piccola città della Sicilia orientale, è stato un artista italiano poliedrico, noto per la sua carriera come pittore, incisore e illustratore.
Sin da giovane, manifesta una grande passione per l'arte, abbandonando gli studi classici per dedicarsi completamente alla pittura e al disegno. Dopo essersi diplomato all'Istituto d'arte di Catania nel 1954, si trasferisce a Roma, dove entra in contatto con i pittori neorealisti della Galleria Il Pincio, situata in Piazza del Popolo.
Durante gli anni '50 e '60, Piero Guccione partecipa attivamente alle missioni paleoetnologiche nel deserto del Sahara libico, sotto la guida del professor Fabrizio Mori. L'obiettivo di queste missioni era il rilevamento di pitture e graffiti rupestri delle civiltà preistoriche sahariane. Grazie a questa esperienza, l'artista organizza nel 1961 una mostra delle pitture rupestri alla Columbia University di New York, che successivamente è stata ospitata anche in altre importanti università americane.
La carriera artistica di Piero Guccione decolla ufficialmente il 23 aprile 1960, quando tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Elmo di Roma. La mostra fu presentata dal critico d'arte Duilio Morosini e segna l'inizio di un percorso artistico di successo. Nel corso degli anni, Guccione partecipa a numerose mostre e esposizioni sia in Italia che all'estero, consolidando la sua reputazione come uno dei maggiori pittori italiani contemporanei.
Durante la sua carriera, Piero Guccione si distingue per la sua interpretazione concettuale della pittura, soprattutto attraverso i suoi celebri cicli di opere sul tema del mare. Le sue vedute marine, caratterizzate da una resa realistica ma fortemente concettuale, trasmettono una sensazione di tranquillità e invitano lo spettatore alla riflessione e alla meditazione. L'artista crede che la linea dell'orizzonte che unisce il cielo e il mare sia in grado di evocare un senso di calma e connessione interiore.
Nonostante il suo successo a livello nazionale e internazionale, Piero Guccione mantiene sempre un forte legame con la sua terra d'origine, la Sicilia. Nel 1979, decide di tornare in Sicilia, stabilendosi tra Scicli e Modica, dove costruisce una casa-studio. Questa scelta lo rende un punto di riferimento per altri artisti siciliani, dando vita a un gruppo chiamato Gruppo di Scicli, che condivide la passione per la pittura e la scultura.
Nel corso della sua carriera, sperimenta diverse tecniche artistiche, passando dalla pittura ad olio ai disegni e ai pastelli. Durante gli anni Ottanta, abbandona temporaneamente la pittura ad olio per dedicarsi prevalentemente ai disegni e ai pastelli, realizzando opere che esplorano temi come il carrubo e l'omaggio a Caspar David Friedrich, uno dei suoi artisti preferiti.
Le opere di Guccione sono state esposte in importanti istituzioni artistiche, tra cui la Biennale di Venezia, dove è stato invitato diverse volte, e il Metropolitan Museum of Modern Art di New York. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per la sua carriera artistica, tra cui il Premio Speciale per la Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 1999 e la Medaglia d'oro della Presidenza della Repubblica Italiana nel 2004.
Dopo la sua scomparsa nel 2018, la figlia Paola Guccione ha costituito l'Archivio Piero Guccione, un'associazione che si dedica alla promozione e catalogazione delle opere dell'artista. L'archivio organizza mostre e altre iniziative per rendere accessibili le opere di Guccione al pubblico, preservando il suo prezioso contributo all'arte contemporanea.