Ugo Attardi è stato un pittore e scultore italiano del '900. Nasce a Sori, una città vicino Genova, nel 1923. Suo padre era sindacalista e figura di spicco nella Federazione dei Marittimi. La famiglia si trasferisce presto a Palermo, dove il padre è nato, ed è lì che Ugo Attardi inizia ad interessarsi alla pittura. Già dalla sua prima gioventù manifesta una spiccata passione per l'arte che lo porta prima a frequentare il liceo artistico a Palermo e successivamente, nel 1941, ad iscriversi alla Facoltà di Architettura, ma a causa della guerra non riuscirà a laurearsi.
Nel 1945 va a Roma e rimane ospite di Renato Guttuso e Pietro Consagra. Negli anni successivi ha la fortuna di incontrare altre figure di elevato valore nel settore artistico come Mino Guerrini e Achille Perilli, con i quali darà inizio ad un movimento artistico di stile astratto. Il clima del dopoguerra, ricco di stimoli e desiderio di cambiamento lo porta a formarsi e realizzarsi nella sua arte.
Saranno gli anni cinquanta a determinare una svolta: decide di orientare il suo sguardo verso l'espressionismo e sceglie di partecipare attivamente alla politica offrendo il proprio impegno al Partito Comunista. Sarà il desiderio di ricercare la novità che lo porterà ad allontanarsi dall'astrattismo per sperimentare una sua visione dell'espressionismo.
Per due anni, nel 1952 e nel 1956, Ugo Attardi viene invitato ad esporre alla Biennale di Venezia e a Trastevere con grande successo, probabilmente aiutato anche dalla crisi del realismo che s'insinuava nelle gallerie d'arte.
Negli anni 60, dopo un viaggio in Spagna, inizierà ad appassionarsi ai classici e agli studi storici. Questa sua nuova ricerca lo porterà a realizzare il Drapellone del Palio di Siena. In questi anni Ugo Attardi viaggia molto all'estero ed espone le sue opere in tutto il mondo. Partecipa a mostre nazionali e internazionali a Parigi, Londra, Mosca, New York.
A Roma fonderà insieme ad altri giovani artisti il Pro e il Contro: un movimento che nasce dalla pura esigenza di andare al di là e sormontare l'astrattismo, proponendo una pittura di stampo figurativo.
Alla fine degli anni Sessanta inizierà la realizzazione di numerose sculture tra cui il bassorilievo "Addio Che Guevara" del 1968. In questo periodo inizierà anche a lavorare con il legno realizzando "L'arrivo di Pizarro" oppure, tra i lavori in bronzo, l'opera enigmatica e sensuale "La Maga".
Agli inizi degli anni Settanta, invece, realizza opere pubbliche, come il gruppo "Il vascello della Rivoluzione" come omaggio alla Francia da parte del Governo italiano per il bicentenario della presa della Bastiglia. Nel 1971 vince anche un premio della narrativa con il suo "L'erede e il selvaggio".
Negli anni Ottanta, invece, verrà omaggiato con due mostre in suo onore a Milano e Ferrara.
Gli anni Novanta vedono la nascita di due delle sue opere più famose tra cui I signori del Normanno, che realizza nel 1992 per l'areoporto di Palermo, e L'Ulisse, posta nel verde di Battery Park a New York.
Nel 2000, Ugo Attardi partecipa alla prima Biennale dell'incisione italiana contemporanea tenutasi a Campobasso a Palazzo d'Ovidio. Sempre lo stesso anno esporrà una mostra antologica al Centro Borges di Buenos Aires, in Argentina.
Negli anni successivi dona a Papa Giovanni Paolo II una scultura monumentale chiamata Il Cristo che ad oggi è possibile visitare nei Musei Vaticani.
Nel 2004, per celebrare l'entrata della Repubblica di Malta nell'Unione Europea, viene collocata la scultura monumentale Enea nel porto de La Valletta a Malta. Nel 2006, il giorno dopo la sua morte, la città lo saluta con una cerimonia pubblica a cui partecipano anche numerosi artisti, letterati, poeti, critici. Un anno dopo viene esposta l'opera intitolata Luminosità al Palazzo Reale a Milano e in concomitanza con l'anniversario della scomparsa del suo amato Papa, viene inaugurata presso la Casa d'Arte Ulisse a Roma una mostra in suo onore.
Per Ugo Attardi le opere d'arte avevano un particolare scopo, ovvero inverare apparenza. In questo caso, il termine "apparenza" ha il significato sia di "apparizione" che di "parvenza". Ed egli desiderava donare vita propria e autonoma alla propria arte.
Ugo Attardi si spegne nel 2006 a Roma all'età di 83 anni.
Espressionismo