Mauro Reggiani biografia
Mauro Reggiani è stato un pittore italiano noto per il suo contributo all'astrattismo geometrico. La sua vita e carriera artistica sono state segnate da un costante desiderio di esplorare nuove forme espressive e relazioni cromatiche, rendendolo uno dei pionieri dell'astrattismo in Italia. Nato a Nonantola, in provincia di Modena, nel 1897, Mauro Reggiani fin da giovane dimostra un grande interesse per l'arte. Frequenta il Regio Istituto di Belle Arti di Modena dal 1911 al 1919, dove studia figura e pittura. Tuttavia, la sua formazione artistica viene momentaneamente interrotta quando viene chiamato alle armi nel 1917. Nel 1918, entra nella Scuola Allievi Piloti Aviatori di Caserta, ma dopo la fine della guerra nel 1919, riprende la sua passione per la pittura.
Nel 1920, apre uno studio a Modena e dipinge una serie di ritratti. Nello stesso periodo, si iscrive al terzo anno del corso di figura del Regio Istituto di Belle Arti di Firenze, dove stringe amicizia con artisti come Marino Marini e Giuseppe Graziosi. Questi anni sono caratterizzati dalla ricerca di un linguaggio espressivo personale e dall'interesse per gli artisti del gruppo di Novecento.
Negli anni '30, Mauro Reggiani si distacca gradualmente dai modelli realistici e accademici e si avvicina all'astrattismo, influenzato da artisti come Cézanne, Kandinsky, e Max Ernst. Nel 1934, partecipa alla prima mostra di Arte Astratta in Italia alla Galleria del Milione a Milano, insieme ad altri artisti, tra cui Oreste Bogliardi e Virginio Ghiringhelli. Questo evento segna l'inizio della sua carriera nell'astrattismo geometrico.
Nel decennio successivo, gli anni '40, Mauro Reggiani continua la sua ricerca artistica, partecipando a mostre nazionali ed estere. Tuttavia, il periodo è segnato anche dai tragici eventi della Seconda Guerra Mondiale, che lo costringono a una parentesi di inattività artistica. Dopo la fine del conflitto, torna a Milano e riprende a dipingere.
Negli anni '50, Mauro Reggiani si unisce al Movimento Arte Concreta (MAC), fondato a Milano da Gillo Dorfles, Bruno Munari e Atanasio Soldati. La sua pittura diventa più dinamica nella composizione e cromaticamente vivace. Partecipa a numerose mostre collettive e personali in Italia e all'estero, ricevendo riconoscimenti e premi per il suo contributo all'arte astratta.
Negli anni '60 e '70, l'arte di Mauro Reggiani continua a evolversi, esplorando nuove tecniche e materiali. Le sue mostre personali si susseguono in diverse città italiane, e alcune retrospettive dedicate alla sua opera vengono organizzate in importanti spazi pubblici e gallerie d'arte.
Nel 1980, all'età di 82 anni, Mauro Reggiani muore nella sua abitazione a Milano. Dopo la sua morte, la figlia Virgilia Reggiani Simion raccoglie e archivia il materiale relativo all'attività artistica del padre per realizzare il catalogo generale delle sue opere, pubblicato nel 1990 a cura del critico Luciano Caramel.
Mauro Reggiani è stato un artista visionario, sempre alla ricerca di nuove forme di espressione e rapporti cromatici. La sua dedizione all'astrattismo geometrico lo ha reso una figura significativa nella storia dell'arte italiana e un pioniere dell'arte astratta nel paese, assieme ad altri importanti artisti come Alberto Magnelli, Enrico Prampolini e Atanasio Soldati. La sua eredità artistica è stata celebrata con numerose mostre e riconoscimenti postumi, dimostrando l'influenza duratura del suo lavoro nel panorama artistico italiano.