Gianni Cacciarini biografia
Gianni Cacciarini è un incisore, pittore e architetto italiano. Nasce a Firenze nel 1941. Si iscrive alla Facoltà di Architettura dell'Università di Firenze e nel contempo inizia la sua formazione artistica presso lo studio di Vairo Mongatti, allievo di Morandi. In questi anni dipinge grandi pannelli con particolari ingranditi dalle scene delle Battaglie di Paolo Uccello e con uno di questi lavori vince, nel 1972, una borsa di studio per i giovani artisti del Comune di Firenze.
Nonostante questo primo esordio nella pittura, la tecnica artistica a cui si appassionerà e che approfondirà maggiormente per tutti gli anni Settanta è l'incisione. Nel 1973 realizza la cartella di sei incisioni Le viti presentata presso la galleria dell'antiquario Giovanni Conti. Del 1976 è invece la raccolta edita da Il Torchio di Milano, Le fabbriche, strutture che Gianni Cacciarini contempla sentendosi suggestionato dal loro apparire come vecchi utensili in disuso, da quel senso di cosa abbandonata, dal bilanciarsi sottile di presenza-assenza , in un tempo di produzione di massa in cui l'uomo non può più identificarsi col proprio lavoro.
In questi anni accanto all'attività di incisore, Gianni Cacciarini inizia un attento studio delle tecniche pittoriche sotto la guida affettuosa di Pietro Annigoni che gli viene presentato dal poeta Roberto Coppini e sarà suo mentore e ispiratore per tutti gli anni a venire.
Nel 1978 tiene la sua prima mostra personale presso la Libreria Antiquaria Gonnelli dove espone oltre alle Viti e alle Fabbriche anche le prime nature morte e vedute urbane. Nello stesso anno partecipa alla mostra collettiva New talent in Printmaking, della Associated American Artists dove il collezionista John Rosenwald si innamora e acquista molte sue opere che, ancora oggi, sono esposte alla National Gallery di Washington. L'esperienza americana sarà determinante nella formazione di Gianni Cacciarini che accoglierà anche influenze dalla pop-art, visibili successivamente nei suoi dipinti.
Nel 1980 tiene la sua prima mostra di pittura presso la Galleria Vallardi a La Spezia. Si tratta di una specie di prova generale per l'esposizione presso la Galleria L'Indiano di Paolo Marini a Firenze che l'artista sentirà come una verifica del lavoro in tutti questi anni. Nei primi anni Ottanta espone al Collegio Reale di Spagna di Bologna, alla Galleria Il segno contemporaneo di Brescia e alla Galleria Pananti di Firenze. Tra i dipinti di questo periodo appare, come fusa tra le nature morte, la figura. Si tratta di un'esperienza nuova e mai tentata dall'artista dovuta al fatto che nel periodo in cui Cacciarini studiava con Annigoni, quest'ultimo non dipingeva più da modello, ma solamente a memoria per i cicli di affreschi.
Negli anni Novanta continuano le esposizioni che porteranno le sue opere in diverse gallerie italiane.
Questo è anche il periodo che coincide con il distacco dallo studio di Annigoni, dove l'artista aveva continuato a dipingere anche dopo la morte del maestro. Questo evento viene percepito come una sorta di taglio del cordone ombelicale che però porta in lui dei frutti non essendo più costretto a tenere accesa la fiaccola di Annigoni.
Da questo momento, infatti, Gianni Cacciarini inizia ad affrontare con molto più entusiasmo il ritratto, sentendosi più libero di cimentarsi in altri registri. Nascono, così, tantissimi ritratti di donne e uomini che hanno come spazio retrostante un immaginario cinematografico che prende sempre più spazio nelle opere dell'artista e che porterà all'esposizione dei suoi quadri alla mostra Cinematografie del 1999.
Il nuovo millennio si apre per il pittore con la continua e sempre maggiore attenzione alla ritrattistica, questa volta anche a figura intera. Questi nuovi studi hanno ispirato i suoi dipinti su cartone che evidenziano dei particolari dell'anatomia del corpo e le fattezze dei volti. Questi ultimi dettagli sono stati indagati dall'artista ponendo molta attenzione all'aspetto introspettivo, più che alla forma.
I suoi ritratti sono quasi sempre volti di amici. Celebre è quello realizzato per la nota cantante Patti Pravo che dimostra come in questo periodo Gianni Cacciarini intensifichi la sua passione per il mondo del cinema, arricchendo il suo archivio già molto fornito.
Nonostante in questi anni si sia dedicato maggiormente a una vita ritirata, non sono mancate le occasioni di eventi espositivi che lo hanno visto protagonista. Tra gli appuntamenti maggiormente degni di nota ci sono la personale di Falconara Marittima, la collettiva La maniera moderna del Rosso Fiorentino a Firenze e un'antologica per lo più di nature morte al Fortino Napoleonico di Ancona. Quest'ultima opera conferma come la sua passione e il suo amore per le incisioni non sia mai cessata.
Gianni Cacciarini continua a soggiornare nella solare Lattaia dove realizza la maggior parte delle sue opere che sono concepite nelle stanze di palazzo Visacci a Firenze.