Piero Dorazio è stato un pittore italiano tra i principali esponenti dell'Astrattismo italiano. Nasce a Roma nel 1927. Terminato il Liceo Classico, si iscrive alla Facoltà di Architettura.
Dal 1945 partecipa alle attività del gruppo Arte Sociale e assieme agli amici Lucio Manisco, Mino Guerrini e Achille Perilli frequenta lo studio di Renato Guttuso, anche se ben presto si allontana dal realismo socialista ed aderisce all'astrattismo.
Nel 1947, Piero Dorazio è tra i firmatari del manifesto del Gruppo Forma 1, assieme a Ugo Attardi, Pietro Consagra, Mino Guerrini, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo, Giulio Turcato e Carla Accardi. Nello stesso anno vince una borsa di studio dell'École nationale supérieure des beaux-arts di Parigi, dove risiederà per un anno.
Nel 1950, assieme a Perilli e Guerrini, Piero Dorazio apre in via del Babuino, a Roma, la libreria-galleria L'Age d'Or, che nel 1951 si fonderà con il gruppo Origine di Mario Ballocco, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Ettore Colla, dando vita alla Fondazione Origine, nel cui ambito Colla e Dorazio pubblicano la rivista Arti Visive.
Nel 1953, assieme alla moglie Virginia Dortch, si stabilisce a New York dove tiene le sue prime esposizioni personali nella Wittenborn One-Wall Gallery e nella Rose Fried Gallery. Durante il suo soggiorno negli Stati Uniti, Piero Dorazio viene a contatto con gli artisti più importanti dell'epoca come i pittori Willem de Kooning, Mark Rothko, Jackson Pollock, Barnett Newman, Robert Motherwell ed il critico d'arte Clement Greenberg.
Tornato in Italia, Piero Dorazio continua un'intensa attività espositiva in diverse gallerie italiane e compie numerosi viaggi in molte città d'Europa.
Nel 1959 partecipa a Documenta 2 a Kassel. Nel 1960, fonda il dipartimento di belle arti alla School of Fine Arts nella Pennsylvania University di Filadelfia dove ricoprirà sia l'incarico di direttore sia di professore per un semestre l'anno sino al 1967.
Piero Dorazio espone in tre edizioni della Biennale di Venezia nel 1960, dove, invitato da Lionello Venturi, gli viene dedicata una sala personale, nel 1966 e nel 1988.
Nel 1961 a Berlino, partecipa alle attività del Gruppo Zero insieme a Heinz Mach, Otto Pine e Gunter Uecher.
Nel 1963 partecipa alla mostra collettiva Contemporary Italian Paintings, allestita in alcune città australiane. Nel 1963-64 espone alla mostra Peintures italiennes d'aujourd'hui, organizzata in medio oriente e in nordafrica. Nel 1965 partecipa alla mostra The responsive eye al Museum of Modern Art di New York.
Nel 1971, Piero Dorazio si trasferisce definitivamente a Todi dove acquista un antico eremo Camaldolese e qui continua a lavorare fino al 2005, anno della sua morte.
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