Luigi Bartolini è stato un un incisore, pittore, scrittore e poeta italiano. Nato a Cupramontana l'8 febbraio 1892, è considerato tra i maggiori incisori italiani del Novecento ed ha ha lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'arte italiana.
Luigi Bartolini si forma all'Accademia di Roma, dove realizza la sua prima acquaforte nel 1909, "La lanterna o I lanternini". Il suo stile si riallaccia alla tradizione naturalista italiana, ispirandosi anche alle stampe di Rembrandt, Goya e altri artisti del Settecento italiano.
Luigi Bartolini partecipa a quasi tutte le edizioni della Biennale di Venezia dal 1928 al 1962, ricevendo numerosi riconoscimenti, tra cui il premio per l'incisione nel 1942. La sua arte si evolve attraverso diverse "maniere" da lui definite: "bionda", "nera" e "lineare". Realizza numerose acqueforti, ritraendo paesaggi delle Marche e della Sicilia, e creando serie come "Gli insetti", "Le farfalle", "Gli uccelli" e "Scene di caccia".
Arrestato nel 1933 dal regime fascista, Luigi Bartolini viene confinato prima a Montefusco e poi a Merano fino al 1938. Nonostante i dissensi con il fascismo, è descritto come un "anarchico celestiale", interessato principalmente all'arte piuttosto che alla politica.
Luigi Bartolini è anche un prolifico scrittore, poeta e critico d'arte, con oltre 70 libri pubblicati. Tra le sue opere più note, il romanzo "Ladri di biciclette", pubblicato nel 1946, che ispira l'omonimo film di Vittorio De Sica. Collabora con importanti riviste e giornali italiani, e nel 1960 viene nominato Accademico di San Luca.
Durante gli anni '50 e '60, continua a ricevere premi e riconoscimenti per la sua arte. Nel 1965, due anni dopo la sua morte, gli viene dedicata una retrospettiva nell'ambito della IX Quadriennale di Roma. La sua scomparsa nel 1963 lascia un vuoto nel mondo dell'arte, ma il suo lascito continua a influenzare le generazioni future.
In conclusione, Luigi Bartolini è un artista di grande versatilità e profondità, la cui opera abbraccia diversi campi artistici. La sua vita, segnata da eventi storici turbolenti e da un impegno culturale instancabile, riflette la complessità e la ricchezza della sua arte, rendendolo una figura di primo piano nella storia dell'arte italiana del Novecento.