Felicita Frai, nome italianizzato di Felice Frajova, è stata una pittrice ceca naturalizzata italiana. Nasce a Praga nel 1909. Nel 1930, appena maggiorenne, interrompe gli studi universitari nella città natale e si trasferisce in Italia, soggiornando prima a Trieste e poi a Ferrara. Nella città del rinascimento conosce Achille Funi, presentatole da Leonor Fini, che diventerà suo maestro, collaboratore e amante. Sotto la guida del pittore ferrarese, Felicita Frai studierà la tecnica dell'affresco e insieme realizzeranno nel 1936 la decorazione Il mito di Ferrara nella sala dell'Arengo del Palazzo Municipale di Ferrara. La collaborazione con Achille Funi continua anche nel 1935/36 per le decorazioni della sede della Banca Nazionale del Lavoro di Roma e della direzione RAS di Trieste e nel 1937 per gli affreschi della Chiesa di San Francesco Nuovo a Tripoli in Libia.
Nel 1938 partecipa alla Biennale d'Arte di Venezia, per poi tornarvi nel 1948.
Negli anni Quaranta, Felicita Frai si trasferisce a Milano, dove frequenta lo studio di Giorgio De Chirico e partecipa a tutte le edizioni della Triennale dal 1945 al 1954. Si dedica alla pittura di figura e alla natura morta ma anche all'incisione e all'illustrazione di libri quali Viaggio attraverso lo specchio di Lewis Carroll e L'albero del riccio di Antonio Gramsci.
Nella città meneghina inizia un periodo molto fortunato per la pittrice ceca che frequenta artisti come De Pisis, Carrà, Morandi ed ottiene commissioni importanti. I soggetti preferiti delle sue opere sono le figure femminili e i fiori che realizza con uno spirito naif e giocoso e una raffinatezza da illustratrice. Nel 2001 Felicita Frai ottiene l'Ambrogino d'oro. Si spegne a Milano ;nel 2010 all'età di 100 anni.