Pittore

Ugo Attardi

Italia, 1923 - 2006

Ugo Attardi OPERE


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UGO ATTARDI BIOGRAFIA


Ugo Attardi artista

Ugo Attardi (Sori, 12 marzo 1923 – Roma, 20 luglio 2006) è stato un pittore, scultore e scrittore italiano, tra i protagonisti dell’arte italiana del secondo Novecento. La sua biografia si intreccia con i fermenti culturali e politici del dopoguerra, portandolo a sviluppare un linguaggio pittorico e scultoreo personale, che attraversa astrattismo ed espressionismo. Artista poliedrico e instancabile sperimentatore, ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte italiana, distinguendosi anche per la sua produzione grafica e per la riflessione sul rapporto tra arte e impegno civile.

Ugo Attardi pittore

Ugo Attardi nasce a Sori, vicino Genova, nel 1923, da una famiglia con forti radici siciliane. Dopo aver trascorso l’infanzia a Palermo e aver frequentato il liceo artistico, nel 1941 si iscrive alla Facoltà di Architettura, ma la guerra gli impedisce di completare gli studi. Il trasferimento a Roma nel 1945 segna una svolta decisiva per la sua carriera artistica: ospitato da Pietro Consagra e Renato Guttuso, si immerge nel vivace ambiente culturale del dopoguerra, cominciando un’intensa attività come pittore.
Nel 1948 Attardi partecipa alla nascita del movimento Forma Uno, insieme a Carla Accardi, Antonio Sanfilippo, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Mino Guerrini, Concetto Maugeri, Achille Perilli e Giulio Turcato. Questo gruppo si propone di rinnovare l’arte italiana attraverso un’adesione all’astrattismo, ma Ugo Attardi mostra presto divergenze con l’orientamento del gruppo, spingendosi verso un espressionismo che riflette un legame profondo con la realtà e la figura umana.
Nei primi anni Cinquanta, il pittore subisce l’influenza di artisti come Francis Bacon e George Grosz, sviluppando uno stile personale in cui si mescolano tensione drammatica e deformazione espressiva. In questi anni partecipa alla XXVI e alla XXVII Biennale di Venezia, affermandosi sulla scena artistica nazionale e iniziando anche la sua attività come incisore, che lo accompagnerà per tutta la carriera.
Negli anni Sessanta, Ugo Attardi consolida la propria poetica figurativa e partecipa a mostre internazionali in città come Londra, Parigi, New York e Berlino. Nel 1961 è tra i fondatori del gruppo Il Pro e il Contro, che nasce per contrapporsi all’egemonia dell’astrattismo con una pittura che recupera il valore della figura e del racconto. La sua pittura, ricca di suggestioni simboliche, affronta i temi della conquista, del viaggio e dell’abuso di potere, sviluppando una visione personale e originale.
Nel corso della sua lunga carriera, Ugo Attardi ha saputo rinnovarsi costantemente, alternando opere di grande potenza espressiva a una raffinata ricerca grafica, mantenendo sempre un legame forte con la realtà e con i grandi temi della condizione umana.

Ugo Attardi opere

Le opere di Ugo Attardi testimoniano la sua instancabile ricerca e il suo eclettismo stilistico. La sua produzione pittorica è caratterizzata da un’espressività intensa e da un linguaggio figurativo capace di coniugare modernità e tradizione, mentre la sua attività scultorea si distingue per la monumentalità e il forte impatto simbolico.
Tra le più importanti opere di Ugo Attardi si ricordano i grandi lavori pubblici come Il vascello della Rivoluzione, omaggio al bicentenario della presa della Bastiglia, installato a Roma all’EUR, e I sogni del re normanno, collocato all’aeroporto di Palermo. Particolarmente noto è anche il monumento L’Ulisse, realizzato nel 1997 e collocato a Battery Park a New York, simbolo del viaggio e della sfida.
Un aspetto fondamentale della produzione artistica di Attardi è rappresentato dalla sua produzione grafica. Fin dai primi anni Cinquanta, egli si dedica con passione alle tecniche incisorie, realizzando acqueforti e litografie di notevole qualità. Queste opere evidenziano la sua capacità di trasferire sulla carta la forza e la tensione del segno, sperimentando soluzioni formali e iconografiche sempre nuove.
Le opere di Ugo Attardi hanno trovato spazio nelle più importanti collezioni pubbliche e private italiane e internazionali, come dimostrano le esposizioni al Centre Georges Pompidou di Parigi, alla Biennale di Venezia e nei principali musei d’arte contemporanea. La varietà e la profondità della sua produzione ne fanno un protagonista imprescindibile del panorama artistico italiano del Novecento.

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