Antonio Asis è stato un artista argentino e uno dei principali esponenti dell'arte cinetica. Nasce a Buenos Aires nel 1932 e all'età di 14 anni si iscrive alla Scuola Nazionale di Belle Arti della sua città che frequenterà fino al 1950. Successivamente, alla Scuola di Belle Arti Prilidiano Pueyrredón studia composizione con Héctor Cartier che incoraggia il giovane artista ad esplorare le molteplici applicazioni dei principi del design e della composizione.
Inizia così ad esplorare il concetto di astrazione e di arte non rappresentativa, anche nelle conversazioni con i suoi compagni di classe con cui era solito riunirsi, dopo le lezioni, al Bar Splendid, un caffè locale all'incrocio tra Ayacucho e Avenida Las Heras a Buenos Aires.
Nel 1956, Antonio Asis si trasferisce a Parigi dove entra a far parte di un circuito internazionale di artisti cinetici tra cui Jesús Rafael Soto, Denise Rene, Pol Bury, Yaacov Agam e Victor Vasarely. In questo ambiente dinamico, comincia ad interessarsi anche allo studio dei colori, focalizzandosi sull'armonia fra le gamme cromatiche legate alle forme geometriche.
Contestualmente, comincia anche ad analizzare i fenomeni creati dal modo in cui la luce colpisce le superfici e come essi possano essere mediati attraverso la fotografia. Oltre la luce, l'oggetto principale di interesse da parte dell'artista rioplatense sono le diverse vibrazioni che un colore può avere anche all'interno di composizioni monocromatiche.
Le prime opere inoggettive di Antonio Asis risalgono al 1957 e sono un perfetto esempio della sua continua ricerca di smaterializzazione della superficie.
Diviene professore, ma non abbandona mai le sue ricerche nel corso delle quali cerca di coinvolgere altri artisti e teorici dell'astrattismo fondando nel 1971 il gruppo Position in cui i membri discutono dei diversi approcci ai problemi cinetici.
Da questo momento in poi le opere di Antonio Asis iniziano ad essere molto richieste e vengono esposte in importanti mostre in tutto il mondo. Tra le sue opere più famose spiccano i famosissimi cerchi riprodotti in diversi modi per creare la percezione di movimento e le originali griglie nella scultura.
Antonio Asis muore a Parigi nel 2019.
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