Valerio Adami è un pittore italiano tra i principali esponenti della Pop Art italiana. Nasce a Bologna il 17 marzo del 1935 e pochi anni dopo si trasferisce a Milano con la famiglia. Ancora giovanissimo, Valerio Adami comincia a dipingere nello studio di Felice Carena a Venezia. Sempre a Venezia conosce e frequenta il pittore e drammaturgo austriaco Oscar Kokoschka, che avrà su di lui una grande influenza.
Dal 1954 inizia a studiare disegno con Achille Funi all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. L'anno seguente soggiorna a Parigi dove conosce e frequenta artisti come Roberto Sebastian Matta e Wifredo Lam. Nel 1958 vince il Premio Marzotto e l'anno seguente inaugura la sua prima mostra presso la Galleria del Naviglio di Milano.
Negli anni '60, Valerio Adami lavora tra l’Italia, dove ha lo studio sul lago d’Orta, Londra e Parigi. Nel 1964 è presente con una sala personale a Documenta 3 di Kassel mentre nel 1967, a New York, realizza una serie di tele che esporrà l'anno successivo alla Biennale di Venezia. Negli anni successivi iniziano per Valerio Adami una serie di lunghi soggiorni che lo porteranno, tra l'altro, a Cuba (1967), a Caracas (1969), in Baviera (1974), in India (1977), in Israele (1979), a Tokyo (1983), in Scandinavia (1988) e in Argentina (1994). Durante questi viaggi l'artista allaccia rapporti di collaborazione e amicizia con lo scrittore Carlos Fuentes, il filosofo Jacques Derrida, i pittori Saul Steinberg, Richard Lindner, il poeta Octavio Paz, lo scrittore Italo Calvino e il compositore Luciano Berio. Nel 1980 viene selezionato dal Catalogo Nazionale d'Arte Bolaffi.
Nel 1985 realizza le otto vetrate dell'Hotel de Ville a Vitry-sur-Seine e successivamente crea i due grandi pannelli per l'atrio della Gare D'Austerlitz a Parigi. Successivamente realizza cinque pannelli murali per la First National City Bank a Madison e il grande muro di ceramica per l'Accademia di Belle Arti di Cergy-Pontoise, in Francia.
Nel 1985 il Centre Georges Pompidou di Parigi organizza una grande retrospettiva di Valerio Adami, curata da Alfred Pacquement. Nell’anno successivo la mostra sarà trasferita al Palazzo Reale di Milano. L’esposizione personale più recente, composta di opere appartenenti alla collezione dello stesso artista, è stata inaugurata alla sua presenza il 12 ottobre 2013 a Ravenna, presso il MAR – Museo d’Arte della città.
Le opere di Valerio Adami sono inizialmente influenzate dalla pittura espressionista di Francis Bacon e poi da una pittura astratto-gestuale. Solo in seguito si avvicinerà alla figurazione secondo i moduli della Pop Art americana e in particolare di Roy Lichtenstein, sviluppando una sorta di racconto a fumetti fantastico e ironico dove, in interni spersonalizzati, si dispongono oggetti banali, assunti come simboli, anche sessuali, della modernità. Le sue opere si contraddistinguono per i netti contorni neri del disegno in cui la stesura del colore, piatta e continua, è un fattore secondario che completa l'opera, ma che non si sovrappone all'importanza del disegno. Si tratta di opere protagoniste di una vera e propria evoluzione cromatica, passando sempre di più a colori più caldi e meno aggressivi. Valerio Adami oggi vive tra Parigi e Meina, sul Lago Maggiore.
Valerio Adami è un pittore italiano tra i principali esponenti della Pop Art italiana. Nasce a Bologna il 17 marzo del 1935 e pochi anni dopo si trasferisce a Milano con la famiglia. Ancora giovanissimo, Valerio Adami comincia a dipingere nello studio di Felice Carena a Venezia. Sempre a Venezia conosce e frequenta il pittore e drammaturgo austriaco Oscar Kokoschka, che avrà su di lui una grande influenza.
Dal 1954 inizia a studiare disegno con Achille Funi all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. L'anno seguente soggiorna a Parigi dove conosce e frequenta artisti come Roberto Sebastian Matta e Wifredo Lam. Nel 1958 vince il Premio Marzotto e l'anno seguente inaugura la sua prima mostra presso la Galleria del Naviglio di Milano.
Negli anni '60, Valerio Adami lavora tra l’Italia, dove ha lo studio sul lago d’Orta, Londra e Parigi. Nel 1964 è presente con una sala personale a Documenta 3 di Kassel mentre nel 1967, a New York, realizza una serie di tele che esporrà l'anno successivo alla Biennale di Venezia. Negli anni successivi iniziano per Valerio Adami una serie di lunghi soggiorni che lo porteranno, tra l'altro, a Cuba (1967), a Caracas (1969), in Baviera (1974), in India (1977), in Israele (1979), a Tokyo (1983), in Scandinavia (1988) e in Argentina (1994).
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